Università, lavoro o corsi STEM? I dati dell'IIS Varalli

 Di Gabriele Della Torre, Riccardo Visentin, Asia Alessio e Daniel Spallina

Università, lavoro o corsi STEM?

Al giorno d'oggi sentiamo sempre più spesso parlare di post diploma in relazione alla scelta dell'università o del lavoro o di strade alternative. Ma quanto e come questa scelta influisce su noi studenti? Cosa scegliamo maggiormente di fare una volta finite le superiori?

In seguito alla pubblicazione dei dati pubblicati a riguardo dall'Istat a metà febbraio, anche Noi del Varalli abbiamo deciso di compiere una ricerca interna indipendente per capire qual è la situazione nella nostra scuola. Innanzitutto è bene precisare che il nostro istituto, facente parte del centro comprensivo Puecher, è composto dagli indirizzi turistico e linguistico, questo potrebbe pertanto aver condizionato le risposte dei sondaggi, data la grande differenza a livello formativo dei due indirizzi. Tendendo conto che per il sondaggio sono state prese in considerazione le classi del triennio (terze, quante e quinte) possiamo denotare che inaspettatamente il maggior numero di riscontri sono arrivati dalle classi quarte (41,3%), le quinte a seguire con il 34,9% delle risposte e infine, comprensibilmente, le classi terze hanno dato il minor responso con il 23,8%. Il primo quesito posto agli studenti riguardava le loro intenzioni di entrare subito nel mondo del lavoro in seguito al diploma; il 55% degli studenti preferisce continuare il percorso di studi mentre il 45% ha espresso la volontà di mettersi in gioco intraprendendo sin da subito un percorso lavorativo. A livello educativo la nostra nazione offre una vasta scelta di possibilità: le più gettonate sono sicuramente le università, con lo 82,5% di studenti che vorrebbe frequentare una di queste, mentre il 17,5% preferisce altre modalità di formazione. Tra chi vorrebbe frequentare l'università, poco più di tre quarti (76,7%) ha intenzione anche di lavorare per contribuire o mantenere direttamente la retta universitaria, mentre meno di un quarto (23,3%) non ha espresso questa volontà. Un'altra opportunità che offre il nostro paese è quella di frequentare un corso STEM (scienze, tecnologia, elettronica, matematica), che purtroppo però sembrano essere meno considerati dai nostri studenti con solo il 3,6% di studenti pronto ad aderire mentre il 96,4% preferisce intraprendere percorso differente. Molti giovani oggigiorno optano anche per un percorso di studi o lavorativo all'estero, in particolare nell'UE. Nel nostro istituto infatti il resoconto degli alunni è chiaro: il 62,1% degli studenti preferisce rimanere nel Belpaese, mentre il restante 37,9% preferisce trasferirsi altrove. Di questi possiamo anche dire che l'81,6% favorisce comunque un percorso di studi e/o lavorativo all'interno dell'Unione Europea, il 45,5% di questi per motivi lavorativi e il 54,5% a fine educativo; d'altra parte il 17,4% degli studenti che hanno intenzione di crearsi un futuro all'estero favoriscono le nazioni extracomunitarie, di cui il 73,5% per lavoro e il 26,5% per studi.

Commenti

Post popolari in questo blog

francesca

Il caso "Spotted Varalli"

BENVENUTO