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Visualizzazione dei post da marzo, 2022

"Paky è il nuovo re della scena rap/trap italiana"

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Di Riccardo Visentin "Salvatore", il nuovo album di Paky, rappresenta il punto più alto dell'artista di Rozzano. Proprio da qui, tra l'altro, il dieci marzo ha spoilerato l'intero disco con un mega concerto (abusivo) che ha raccolto in via delle Mimose migliaia di ragazze e ragazzi . Paky è cresciuto, si è fatto le ossa ed ora è maturo. È   partito proprio da qui, dal Varalli e da quando lo ha lasciato ne ha fatta di strada. E nel suo primo album lo ha dimostrato benissimo, con un misto di tracce banger e conscious che rappresentano i due lati, le due facce del volto di Paky. L'artista di origine napoletana ha dedicato il disco a suo zio, Salvatore, morto in un incidente stradale qualche anno fa e a cui pakartas (dal lituano "impiccato") era molto legato, come sottolinea nell'interlude che porta lo stesso nome dello zio.  Una cosa è certa: con questo album Paky ha decisamente spaccato, ed ora può dominare la scena rap/trap italiana da una posizio

il macabro spettro della guerra

  Il macabro spettro della guerra - editoriale   Di Riccardo Visentin È successo di nuovo. Ancora una volta, l’uomo è ricascato nella trappola della violenza, della guerra. E, si, è arrivata anche qui da noi, da noi europei che, ormai, ci eravamo chiusi nella nostra torre sicura, fatta di convinzioni, come quella che la guerra fosse qualcosa di lontano, e di quel borioso senso di superiorità culturale e bellico che ci ha sempre contraddistinti. E poi ci sono le immagini, quelle raccapriccianti immagini che tutt’ora continuano ad arrivare dall’Ucraina, martoriata senza un preciso motivo. Ma, soprattutto ci sono le storie delle persone, quelle di chi resta per difendere la propria patria, la propria casa, ma anche quelle di chi fugge per salvarsi. Quest’ultime sono già un milione circa, secondo l’ONU. Sono emigrate nei paesi vicini, come Romania, Polonia (soprattutto), Bulgaria ma anche verso paesi più lontani come l’Italia o la Germania. Al numero degli emigranti, però, se ne contrappon