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Visualizzazione dei post da febbraio, 2022

"siamo stanchi di subire" - editoriale

  “Siamo stanchi di subire”     Di Riccardo Visentin   Prima il Manzoni, poi il Carducci ed, infine, il Vittorio Veneto. Un “effetto domino”, annunciato già i 10 gennaio in occasione della prima delle tre occupazioni. La motivazione di tali agitazioni al contrario di quanto si possa pensare, non è soltanto il ritorno dello scritto all’esame di maturità. Bensì, c’è molto di più in ballo: disagi strutturali, ambienti stretti e fatiscenti e forti problemi psico-sociali. Gli studenti del Carducci, infatti, denunciano che il 76% di loro soffre di attacchi di panico a causa dello stress da interrogazione; gli studenti del Vittorio Veneto, invece, parlano di un 39,9% di liceali che soffre “gravemente” di ansia, mentre il 65% ha riportato un calo di interesse e motivazione. Il dato più grave, però, è quello che riguarda i ragazzi che hanno pensato di lasciare la scuola: circa il 30% degli studenti. Numeri pesanti, tristi, risultato non solo di due anni tra Dad, Did e didattica

Il ritorno dello scritto - Editoriale

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Il ritorno dello scritto (editoriale)   Di Riccardo Visentin   L ’1 febbraio, il Ministro dell’istruzione Patrizio Bianchi ha firmato, insieme al Premier Draghi, un decreto del Governo che stabilisce il ritorno degli scritti all’esame di maturità a partire dall’anno scolastico in corso. “È il primo passo verso un ritorno alla normalità” ha affermato il Ministro. Al contrario, però, gli studenti non sono stati dello stesso avviso, e nella giornata di Giovedì 3 febbraio sono scesi in piazza per manifestare il loro dissenso riguardo la decisione presa dall’esecutivo. La motivazione? Secondo la maggior parte degli alunni, ma anche dei professori, sarebbe ancora troppo presto per tornare alla normalità. “Negli ultimi anni è stato molto difficile se non, a volte, impossibile esercitarsi nella parte scritta, a causa della DAD e della didattica a singhiozzo, dovuta alle continue chiusure e quarantene per via del COVID” è la protesta degli alunni. A mio avviso, credo che sia,