COGESTIONE 2022, TOP O FLOP?
Durata: 3 minuti
Di Riccardo Visentin
Dopo più di due anni, causa covid, al Varalli abbiamo
assistito a quella che per anni è stata, quasi, un’istituzione per noi
studenti: la cogestione.
Per chi non se ne intendesse, la cogestione è la gestione
dello spazio scolastico da parte degli studenti, coadiuvato dalla presenza nell’istituto
dei professori, che fungono da sorveglianti.
La cogestione di quest’anno, svoltasi il 12 ed il 13 aprile,
era uno dei punti salienti del programma dei rappresentanti degli studenti ed
ha visto una massiccia partecipazione da parte di noi ragazzi, diversamente da
quanto succedeva alcuni anni fa.
L’orario per entrambe le giornate è stato lo stesso, ovvero
inizio previsto alle otto e venti con il prof della prima ora e la fine
prevista alle dodici e trentacinque con il controappello e lo svolgimento delle
ore di lezione rimanenti.
Ma arriviamo al punto focale di questo articolo: cogestione
2022 top o flop?
Sicuramente,
come detto in precedenza, il maggior punto a favore è stato la partecipazione
della maggior parte degli studenti da tutte le classi dell’istituto, partendo
dai nuovi arrivati per arrivare ai veterani, impiegati soprattutto nella
sicurezza.
Un altro punto
a favore è stato quello della ampia diversità delle attività proposte: collettivo
per le riflessioni sulla guerra in Ucraina, corso di primo soccorso con i
volontari della Croce Viola, collettivo di rap/trap, tornei di pallavolo e
basket, collettivo di educazione sessuale e svariati collettivi di cineforum.
Tra i punti a sfavore, secondo me e a detta di diversi studenti con i quali ho parlato, una leggera mal organizzazione nella gestione dei flussi di persone in alcuni collettivi, soprattutto in palestra per i tornei di basket e pallavolo, in parte causati dal numero chiuso di venticinque persone massime concentrate in una sola palestra. Il che, inutile dirlo, ha portato ad attese più lunghe e, ahimè, a qualche caso di studenti che pur non essendosi iscritti sono riusciti ad accedere ugualmente al collettivo, togliendo lo spazio e l’opportunità di giocare a chi, invece, si era premurato di iscriversi in precedenza.
Nonostante questo, però, devo dire, e in molti (studenti) confermano, che la cogestione 2022 ha riportato quell’aria di condivisione come istituto e di gestione in prima persona, da parte di noi studenti, dell’esperienza scolastica che al Varalli mancava da molto tempo, anche per via della pandemia.
La speranza,
quindi, è che il risultato di questa cogestione non sia solo quello di due
giorni di non-lezione, ma, piuttosto, quello di una ripartenza attiva del senso
di appartenenza al Varalli e della stessa esperienza scolastica da parte di noi
studenti.
Hai completo ragione
RispondiEliminaD'accordo Ha ragione riccardo
EliminaVeramente gestita male questa cogestione, poteva essere molto meglio :/
RispondiElimina