L'incognita della riapertura delle scuole

L’INCOGNITA DELLA RIAPERTURA DELLE SCUOLE

Riccardo Visentin
07/09/2020, Milano

Ad una settimana esatta dall’inizio del nuovo anno scolastico, le domande, i 
dubbi e le perplessità sulle indecise linee guida dettate dal governo in materia 
di scuola sono tante. I famigerati banchi a rotelle, ancora mai visti, e per i quali 
il ministero dell’istruzione ha sborsato 3 milioni di euro. Il concorso per l’assunzione di nuovi insegnanti precari, a cui parteciperanno circa 64 mila aspiranti professori ma con solo 32 mila cariche disponibili, è in ritardo e si terrà ad ottobre, cioè ad anno scolastico iniziato. Il commissario straordinario per l’emergenza, Domenico Arcuri, promette 11 milioni di mascherine al giorno, ma ai molti studenti già a scuola impegnati nei corsi di recupero, non è stato fornito nessun dispositivo di protezione individuale.

Insomma, come al solito il governo italiano si fa trovare impreparato, e dall’opposizione non si sono fatte attendere le richieste di dimissioni rivolte al ministro dell’istruzione Azzolina.

Negli altri paesi europei, però, non va certo meglio. In Francia 22 scuole sono state
richiuse dopo 3 giorni dalla riapertura per casi di contagio mentre in Spagna le regole vacillano come in Italia.


Non ci resta che aspettare e stare a vedere come andranno i primi giorni, sperando 
il meglio.

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